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dai GIORNALI di OGGIBeppino Englaro: "Napolitano e Berlusconi vengano a vedere Eluana" 2009-02-08 |
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Caso Englaro, un Paese oltre la politica
La maggioranza è con Napolitano
Sul conflitto Quirinale-Governo, la percentuale favorevole a Berlusconi è del 30%
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IL SONDAGGIO DI MANNAIMER DAL SITO INTERNET DEL CORRIERE DELLA SERA
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CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito http://www.corriere.it2009-02-08 Il decreto al senato lunedì sera. Veltroni: "Governo cinico e populista" Beppino Englaro: "Napolitano e Berlusconi vengano a vedere Eluana" MILANO - E' l'ultima scelta, forse disperata del padre di Eluana Englaro per porre fine a una situazione drammatica, degenerata anche in un conflitto istituzionale. E proprio ai protagonisti di questo scontro si rivolge. Rompe il suo silenzio e lancia un appello a Napolitano e a Berlusconi perché vadano in clinica e si rendano conto di persona delle condizioni della donna. Lo ha reso noto l'avvocato della famiglia Englaro, Vittorio Angiolini. "VENGANO DA SOLI E PRIVATAMENTE" - "Sono il tutore di Eluana Englaro - così scrive Beppino Englaro nel suo appello - ma in questo momento parlo da padre a padre, rivolgendomi al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per invitare entrambi, ed essi soli, a venire ad Udine per rendersi conto, di persona e privatamente, delle condizioni effettive di mia figlia Eluana, su cui si sono diffuse notizie lontane dalla realtà che rischiano di confondere e deviare ogni commento e convincimento". BERLUSCONI: "NON CAPISCO I MEDICI" "Non capisco come ci possano essere persone che non siano d'accordo con noi. A me sembra che non ci sia altro che la volontà di togliersi di mezzo una scomodità". Così Silvio Berlusconi torna sul caso di Eluana Englaro, lanciando anche un appello ai medici affinché facciano in modo che Eluana non muoia. "Sono votati a salvare la vita umana - ha sottolineato il presidente del Consiglio -, non capisco come possano invece impegnarsi in un'azione che porta sicuramente alla morte attraverso anche delle crudeltà come quelle di privare l'organismo umano di cibo e acqua". "Non vedo perché ci debba essere così tanta fretta, sono veramente stupito. Dopotutto la ragazza è assistita senza aggravio di spese per il padre", ha detto ancora il premier. Spiegando che a suo parere la fretta con cui è stato avviato il protocollo che sospende l’alimentazione e l’idratazione sembra nascondere "niente altro che la volontà di togliersi di mezzo una scomodità". Poi ha detto di essersi messo "nei panni di padre" e di avere maturato ulteriormente la propria convinzione: "Se uno dei miei figli fosse lì, vivo e, mi dicono, anche con un bell’aspetto e con delle funzioni come il ciclo mestruale attivo e con la capacità di potersi risvegliare visto che il cervello trasmette ancora segnali elettrici, io non me la sentirei proprio di staccare la spina". Anche perché "con tutti i risultati che porta la scienza e che potrebbe trovare in futuro la possibilità di dare input al cervello, proprio non me la sentirei. E se fosse possibile farla risvegliare?". IL CONFRONTO COL QUIRINALE - Il capo del governo è tornato anche a parlare del confronto con il capo dello Stato, che aveva fatto sapere di non poter firmare un decreto per la mancanza di adeguati presupposti giuridici, in particolare quelli sull'urgenza. "Immaginavo francamente si potesse superare da parte del Colle una posizione legata a fatti giuridici, anche non condivisibili, e che noi non condividiamo - ha commentato Berlusconi -. E ciò anche in considerazione del fatto che il decreto del governo è stato fatto per salvare una vita umana". Per il leader del Pdl, l’avvio del protocollo di sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione di Eluana Englaro sarebbe stato sufficiente per giustificare i requisiti "di necessità e di urgenza" che un decreto legge deve necessariamente avere. "Da un lato c'è la cultura statalismo e della morte, e dall'altro c'è la cultura della libertà e della vita". Secondo Piero Fassino (Pd) queste parole di Berlusconi sono "vergognose e volgari che indicano soltanto il cinismo con cui strumentalizza una tragedia che invece richiede rispetto e umana pietà". LO SPETTRO DELL'EUTANASIA - La lettera del Quirinale arrivata al Consiglio dei ministri, ha poi detto il premier, "era piena di contenuti con riferimenti a tratti e leggi che a nostro avviso trascuravano la verità su questo caso che è quella di una vita umana a rischio e che conteneva anche un'implicazione grave di eutanasia introdotta nel nostro ordinamento senza una disposizione di legge". Nel pomeriggio, però, Berlusconi è tornato su questo tema per smussare il peso delle sue parole: "Io ho detto solo che la decisione di portare avanti la denutrizione è un caso di eutanasia", senza "alcun riferimento alla lettera di Napolitano". "NESSUNO SCONTRO" - In ogni caso Berlusconi ha voluto precisare che a suo parere non c'è uno scontro in atto con il Quirinale. "Noi - dice il premier parlando dell'approvazione del decreto legge in Consiglio dei ministri - abbiamo fatto un intervento soprattutto sulla base della nostra coscienza". Tutt'altra cosa, invece, è il tema politico: "si è enfatizzato - osserva il presidente del Consiglio a chi chiede se c'è una crisi istituzionale in atto -. "DDL, SCHIFANI È AL LAVORO" - La strada che il capo del centrodestra intende ora percorrere è quella del disegno di legge, da fare approvare in tempi brevi ai due rami del Parlamento. Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha convocato per le 19 di lunedì 9 l'assemblea di Palazzo Madama, anticipando la seduta già prevista per martedì 10. Schifani proporrà ai capigruppo, che si riuniranno sempre lunedì a mezzogiorno, di esaminare nella seduta serale il disegno di legge del governo sulla vicenda di Eluana Englaro. FINI CONVOCA I CAPIGRUPPO - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha deciso di convocare la conferenza dei capigruppo di Montecitorio lunedì pomeriggio o martedì mattina, con all'ordine del giorno l'esame del disegno di legge del governo sul caso Englaro VELTRONI: "GOVERNO CINICO E POPULISTA"- Dal fronte del Pd è in particolare il segretario Walter Veltroni a intervenire. E lo fa spiegando che la vicenda di Eluana "è usata strumentalmente, con una certa dose di cinismo, per mettere in crisi il nostro sistema istituzionale". "Sono giorni molto bui per il nostro Paese e le nostre istituzioni- ha aggiunto Veltroni- con questa virulenza non è mai accaduto". Per Veltroni il comportamento del premier indica "un'idea populista e autoritaria del governo, pericolosissima per la tenuta del Paese: o si fa ciò che egli ritiene giusto fare o si cambia la Costituzione, magari con il sostegno mediatico. Tutto ciò che diverge dall'opinione del premier è un ostacolo che dà fastidio e che va rimosso. E in questo vedo una sottile linea autoritaria". Non solo: il leader del Pd vede nell'operato di Berlusconi il tentativo di "messa in crisi o in tensione del nostro sistema istituzionale. È un atto di totale irresponsabilità". Per l'ex ministro Pierluigi Bersani, invece, " Berlusconi non sa tenere un equilibrio nemmeno davanti alle tragedie. Qui si sta picconando un pilastro del nostro sistema democratico". "NON COMANDO NULLA" - Berlusconi ha poi respinto le accuse di Veltroni di seguire "una via autoritaria". "Altro che dittatore", ha risposto il primo ministro. "Come presidente del Consiglio posso solo dettare l'ordine del giorno. E anche in questo Gianni Letta è più bravo di me. Posso solo cercare di convincere i ministri con la mia autorevolezza. Come sempre Veltroni è fuori dalla realtà: non c'è nessun disegno dietro le nostre scelte sul caso di Englaro. Sono solo stupidaggini". IL VATICANO INSISTE: "NAPOLITANO CI RIPENSI" - Un altro fronte, importante, sulla vicenda è quello del Vaticano che avrebbe anche esortare il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad un ripensamento sulla firma del decreto preparato da Palazzo Chigi per tenere in vita la giovane donna, contro la sentenza della Cassazione e la volontà di papà Beppino. BAGNASCO, AUSPICO APPROVAZIONE DDL - "Qualunque gesto, qualunque decisione che sia nella direzione di salvare la vita umana di chiunque, certamente, è un atto auspicabile", ha affermato al Tg1 il cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Cei, in merito al disegno di legge sul testamento biologico che il governo chiede di approvare in tempi utili al Parlamento, in modo da impedire la morte di Eluana Englaro. Secondo Bagnasco, per molti Eluana "non risponde al criterio della efficienza che purtroppo alle volte nella nostra cultura è dominante". 07 febbraio 2009
Pelle chiara e distesa Occhi grandi senza più espressione Quello che resta di Eluana I l volto sul cuscino, gli occhi grandi e scuri, i denti bianchi, come nelle foto. Quello che resta di Eluana: l'immagine sbiadita della bruna stupenda dalle ciglia allungate dal rimmel e il sorriso che tutte vorrebbero. La malattia l'ha cambiata, ma i lineamenti sono gli stessi. Delicati, più lievi, i suoi tratti hanno ancora qualcosa di bello. È lì, nel suo letto d'ospedale, dove l'ho vista per l'ultima volta lo scorso 11 ottobre. Capelli neri alla nuca, la fronte spaziosa, le guance più chiare del solito. Fa tenerezza. Eluana sta morendo per emorragia, così dicono i medici. Le suore al capezzale, il padre che la bacia. Di fronte la solita parete tappezzata di foto. Immagini di ogni età, infanzia felice, adolescenza spezzata. Eluana radiosa che volteggia in hula hop, piccola e goffa con le scarpe del padre, seria al timone durante una crociera. Eluana che non c'è più. Lo ripete papà Beppino, ed è evidente volgendo lo sguardo. Quello che resta di Eluana ora sembra che se ne stia andando. Nel silenzio assoluto, senza una smorfia, senza un lamento. La pelle chiara e distesa, gli occhi profondi che non si fermano mai, la bocca che si apre e si chiude, in un perenne boccheggiare. Nel naso spunta il sondino, ormai parte del corpo. Qualche giorno dopo, lei si riprende. Ma il viso è sempre lo stesso. Nulla di diverso rispetto allo scorso agosto, quando in un pomeriggio meno afoso degli altri, accompagno Beppino nella clinica di Lecco. Porta un pigiama chiaro e leggero, le braccia lungo il corpo, il volto abbandonato in una ormai immutabile quiete. Sono le 16, Eluana si sta alimentando. Dalla sacca alla destra del letto scorre ciò che la tiene in vita: 12 ore per nutrirla, altrettante per idratarla. La sua vita negli ultimi 17 anni. Con le giornate scandite dal ritmo del sondino, le passeggiate in carrozzella, la ginnastica tra le mani delle suore. Da "purosangue della libertà", come ama chiamarla suo padre, a disabile estrema nel buio della coscienza. Pur sempre bella, anche se lei non lo sa. Grazia Maria Mottola 08 febbraio 2009
Il ministro: "Si a una visita eluana se riprende l'alimentazione" Sacconi: "La clinica non è idonea. Tutto si svolge in modo irregolare" "La Corte d’appello parlava di una struttura sanitaria, mentre qui ci sono solo delle stanze in prestito ai medici" MOGLIANO (Treviso) - Nuovo affondo del ministro Sacconi: la casa di riposo "La Quiete" di Udine, che ha accolto Eluana Englaro dopo la richiesta del padre di sospendere l’alimentazione e l’idratazione per accompagnarla alla morte, "non è idonea, non è una struttura sanitaria. Non è una situazione regolare". E' questa la nuova denuncia lanciata dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, arrivato a Mogliano (Treviso) per l’inaugurazione del Passante di Mestre. "TUTTO SI STA SVOLGENDO IN MODO IRREGOLARE" - Tutta la vicenda, secondo Sacconi, "si sta svolgendo in una situazione irregolare perché la sentenza della Corte d’appello parlava di un hospice, una struttura sanitaria, mentre qui ci sono solo delle stanze prestate a un equipe di una associazione. La struttura non è idonea". "Condivido l’appello di Schifani - spiega Sacconi a margine della cerimonia -. Nel momento in cui c’è un Parlamento che legifera sarebbe opportuno che il padre fermasse il percorso di morte per rispettare la volontà del Parlamento che sappiamo essere contraria rispetto alla volontà del padre". "SI' A UNA VISITA SE RIPRENDE L'ALIMENTAZIONE" - Il ministro entra anche nel merito di una possibile visita a Eluana, invito che peraltro il padre aveva rivolto in modo esplicito soltanto a Napolitano e Berlusconi ("vengano soli e privatamante") e non ad altri. Il ministro del Welfare ha fatto comunque sapere che "noi andremo a visitarla, almeno io lo ritengo giusto nel momento in cui fosse ripristinata l'alimentazione e l'idratazione. Il tutto in una condizione di regolarità che comunque deve essere sanata". 08 febbraio 2009
La stanza di Eluana "nuova struttura", mancherebbero le autorizzazioni La clinica di Udine nel mirino dei Nas: "Non è in regola" Rilevate irregolarità di tipo amministrativo a "La Quiete". Domani il rapporto al procuratore DA UNO DEI NOSTRI INVIATI La clinica "La Quiete" La clinica "La Quiete" UDINE — Al lavoro per dodici ore. Tre ispettori-medici inviati dal ministero del Welfare, più i carabinieri dei Nas che li hanno coadiuvati. Per controllare, verificare, approfondire. A fine giornata, il resoconto. Secondo indiscrezioni, gli investigatori dei nuclei antisofisticazioni arrivati da Roma avrebbero rilevato alcune irregolarità di tipo amministrativo che riguardano la casa di riposo "La Quiete" di Udine, che dall'alba di martedì accoglie Eluana Englaro. Oggi il verbale verrà notificato all'azienda sanitaria Assl 4, da cui dipende, all'assessore friulano alla Sanità, alla presidente della struttura Ines Domenicali. E forse anche alla Procura. I Nas avrebbero sottolineato come le stanze destinate alla donna, sarebbero state "locate " all'associazione di volontari che l'ha presa in carico, creando di fatto una nuova "struttura sanitaria non autorizzata ". Entrando di più nei dettagli, inoltre, la contestazione riguarderebbe anche il fatto che nel decreto della Corte di appello che autorizza la sospensione dell'alimentazione, i magistrati hanno indicato che l'interruzione avvenisse in un "hospice" o "altro luogo confacente", che evidentemente non corrisponderebbe all'attuale sistemazione. Per il momento, però, nessuno provvedimento che in qualche maniera possa influire sull'applicazione del protocollo medico che riguarda Eluana. Ieri, nel secondo giorno di sospensione di alimentazione e idratazione artificiali, la donna è stata visitata dagli stessi ispettori-medici che ne hanno acquisito la cartella clinica. L'arrivo alla "Quiete" è proseguito con un'ispezione dei locali e la verifica di documentazione che riguarda sia la casa di riposo sia l'ente che la gestisce. Nel pomeriggio il gruppo si è trasferito nella sede dell'Assl 4. E il sopralluogo è andato avanti esaminando tutte le carte relative al caso Englaro. All'attenzione degli ispettori l'iter di trasferimento della donna da Lecco a Udine, i rapporti tra la casa di riposo e la Regione (è in corso una convezione per la retta di 60 posti letto), poi il protocollo che coinvolge la struttura e l'associazione "Per Eluana" che riunisce lo staff di volontari, guidato dal primario di rianimazione Amato De Monte, che l'ha presa in carico. Due tavoli al lavoro negli uffici dell'Assl fino alle 22, uno per gli ispettori, l'altro per i Nas, tra i quali si sono divisi i rappresentanti dell'azienda sanitaria. In campo, a distanza, i carabinieri di Udine e la squadra mobile, incaricati dalla Procura di indagare su una serie di esposti e denunce. Già domani il rapporto degli investigatori dovrebbe essere consegnato al procuratore Antonio Biancardi, in tempo perché lo stato di Eluana non si ancora irreversibile. Grazia Maria Mottola 08 febbraio 2009 I dati dei sondaggi apparsi sin qui sul caso di Eluana Englaro evidenziano un contesto di profonda emozione e, al tempo stesso, di indecisione e contraddittorietà da parte dell'opinione pubblica. Ciò si spiega principalmente col fatto che l'intera vicenda è, come si sa, estremamente complicata, articolata e si presta a molteplici letture. Il dilemma principale — sospendere o no la nutrizione e l'idratazione — ha visto sino a qualche settimana fa una prevalenza di opinioni favorevoli all'interruzione. Ma si trattava spesso — per entrambe le possibili posizioni — di risposte accompagnate da molti distinguo, da frequenti dubbi e perplessità. Appariva chiaro che, in un caso come questo, le domande dei sondaggi, necessariamente secche e tranchant, poste rapidamente al telefono, erano — e restano oggi — inadatte a cogliere la molteplicità dei dubbi e dei ragionamenti, la compresenza di valutazioni apparentemente contraddittorie, dettate dalla complessità e dalla drammaticità della vicenda. Negli ultimi giorni e, specialmente, nelle ultime ore, al lato umano della questione si è progressivamente venuto affiancando — sino, in certi momenti, a offuscarlo — quello politico, legato alle posizioni dei diversi partiti e, da ultimo, allo scontro tra Berlusconi e Napolitano. Per una parte degli italiani questa evoluzione della vicenda ha però assunto anche una funzione di "facilitatore" e/o di "rassicuratore " delle proprie opinioni, specie se incerte. In certi casi, insomma, si è operata una sorta di "semplificazione ", potendo assumere una posizione schierandosi più semplicemente pro o contro il presidente del Consiglio. Anche questo aiuta a comprendere gli esiti della rilevazione appena condotta: gli italiani appaiono oggi divisi in parti grossomodo eguali tra le due soluzioni ipotizzate (che, come si è detto, trasformano necessariamente in dicotomica una scelta che non lo è affatto, come ha ben mostrato l'editoriale di Galli della Loggia sul Corriere di ieri). Ma, ciò che appare più importante e illuminante, una parte delle loro posizioni possono essere spiegate soprattutto dalle "appartenenze" religiose e politiche. Così i cattolici praticanti si schierano in maggioranza a favore del mantenimento della nutrizione (ma, a testimonianza della complessità della vicenda, una percentuale rilevante tra essi prende la posizione opposta) e chi non frequenta mai o poco le funzioni religiose è per la maggior parte per la sua sospensione (e, anche in questo caso, una quota consistente di costoro è di parere contrario). Ma appare per certi versi ancora più chiara e talvolta prevalente la frattura legata all'orientamento politico, spesso legata agli ultimi avvenimenti, con una maggioranza netta degli elettori di centrosinistra affiancata alle posizioni della famiglia di Eluana. Si rileva, significativamente, anche una differenziazione relativa all'età, con i più giovani maggiormente a favore della sospensione della nutrizione. In questo quadro complesso e contraddittorio, talvolta un po' nebuloso, emerge un dato assai importante e rivelatore: di fronte al quesito su chi, in ultima analisi, dovrebbe prendere la risoluzione riguardo a Eluana, la maggioranza della popolazione indica — in tutti i sondaggi effettuati sin qui — i familiari o i medici. Sottolineando come in questioni come queste la decisione finale debba spettare all'individuo o alla sua famiglia. Renato Mannheimer 08 febbraio 2009
Lo dice uno studio dell'epidemiologo Guido Bertolini, dell'istituto Mario Negri di Milano Ma i medici staccano la spina nel 62% dei decessi nei casi di rianimazione Si tratta di "desistenza terapeutica", cioè uno stop alle cure che non ha nulla a che vedere con l'eutanasia * NOTIZIE CORRELATE * Eluana, il governo approva il decreto (6 feb. 2009) ROMA - Il 62% dei decessi nelle rianimazioni italiane sono provocati da un intervento attivo del medico definito "desistenza terapeutica", cioè uno stop alle cure che potrebbero essere considerate un accanimento terapeutico e che non ha nulla a che vedere con l'eutanasia. Guido Bertolini (da desistenzaterapeutica.it) Guido Bertolini (da desistenzaterapeutica.it) LO STUDIO - Lo rivela uno studio presentato lo scorso anno e condotto in 84 unità di rianimazione italiane dall'epidemiologo Guido Bertolini, dell'istituto Mario Negri di Milano, che fa luce sulle scelte che quotidianamente vengono fatte e che oggi sono al centro del dibattito per la vicenda di Eluana Englaro e per l'attesa legge sul testamento biologico. L'intervento del rianimatore si traduce nella sospensione del sostegno alle funzioni vitali o nella mancata attivazione di ulteriori aiuto, come la dialisi, ma in ogni caso, avevano tenuto a sottolineare Bertolini non si tratta di eutanasia. D'ACCORDO CON LA FAMIGLIA - Nello studio sono state analizzate 3800 schede di pazienti deceduti nelle terapie intensive ed è stato eseguito un approfondimento su 6 unità di rianimazione in cui sono state indagate le dinamiche decisioni che hanno portato i medici alla decisione di interrompere le cure. Nella quasi totalità dei casi riferiti, secondo lo studio, la decisione di interrompere la cura avviene in pieno accordo con la famiglia del paziente e, in rarissimi casi, con il paziente stesso. Rari i casi in cui il medico valuta autonomamente di non continuare nelle cure prestate perché questo non cambierebbe l'evoluzione naturale della malattia. Secondo le statistiche italiane nelle rianimazioni muore il 20% dei pazienti ricoverati. 06 febbraio 2009
la scheda Coma, stato vegetativo, morte cerebrale tutti i termini della fine della vita Le definizioni spesso sono male utilizzate anche dalla classe medica. Ecco il glossario corretto ROMA – Chiarezza sui termini. Sulle parole che definiscono condizioni di vita paragonabili a quelle di Eluana Englaro, da 17 anni in stato vegetativo. Proprio così. Stato vegetativo e nient’altro. Dal 2002 infatti a livello internazionale non si usa più aggiungere gli aggettivi "permanente" e "persistente". Viene semplicemente indicato da quanto tempo questa situazione è in atto. Nel caso di Eluana dunque si dovrebbe dire "in stato vegetativo da 17 anni". Continua la confusione, invece. In una vicenda tanto drammatica, mentre una donna è al centro di una contesa che ha coinvolto i vertici dello Stato, si ricorre a una terminologia spesso errata. Anche giovedì il responsabile del centro nazionale trapianti del ministero del Welfare, Alessandro Nanni Costa, è dovuto intervenire con un lungo comunicato dove si precisava, a proposito di alcune affermazioni riportate da organi di stampa e televisione, la differenza profonda tra il coma, lo stato vegetativo e la morte cerebrale. Proprio per riportare ordine lo scorso novembre la commissione sugli stati vegetativi nominata da Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare, aveva divulgato un glossario di termini spesso male utilizzati anche dalla classe medica. Cerchiamo di fare chiarezza. COMA – E’ una condizione clinica che deriva da un’alterazione del regolare funzionamento del cervello. Lo stato di coscienza è compromesso. Anche nei casi più gravi di coma le cellule cerebrali sono vive ed emettono un segnale elettrico che viene rilevato dall’elettroencefalogramma e altre metodiche. Esistono diversi stadi di coma, un processo dinamico che può regredire o progredire, e che dalla fase acuta può prolungarsi fino allo stato vegetativo. Siamo in presenza di pazienti vivi che devono ricevere ogni cura. STATO VEGETATIVO – Le cellule cerebrali sono vive e mandano segnali elettrici evidenziati dall’elettroencefalogramma. Il paziente può respirare in modo autonomo, mantiene vivacità circolatoria, respiratoria e metabolica. Lo stato vegetativo non è mai irreversibile. MORTE CEREBRALE – Le cellule cerebrali sono morte, non mandano segnale elettrico e l’elettroencefalogramma risulta piatto. Nella morte cerebrale il paziente perde in modo irreversibile la capacità di respirare e tutte le funzioni cerebrali, quindi non ha controllo delle funzioni vegetative (temperatura corporea, pressione arteriosa, diuresi).. Questa condizione coincide con la morte della persona. LO STATO DI ELUANA – Lo chiarisce Alessandro Nanni Costa: "Il suo cervello pur avendo perso gran parte delle funzioni mantiene vitalità tale da rendere possibili la respirazione autonoma, l’attività circolatoria, quella metabolica e un controllo delle cosiddette funzioni vegetative (temperatura corporea, pressione arteriosa, diuresi)". Margherita De Bac 06 febbraio 2009 |
REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito http://www.repubblica.it/2009-02-08 Il sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica.it mostra che la gente ha idee molto chiare sulla vicenda e condivide la scelta della famiglia Caso Englaro, un Paese oltre la politica La maggioranza è con Napolitano Sul conflitto Quirinale-Governo, la percentuale favorevole a Berlusconi è del 30% ROMA - Lasciare andare Eluana Englaro, farla finita con l'uso politico della sua vicenda e piena ragione al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel conflitto istituzionale con il governo Berlusconi. Sono i risultati del sondaggio in tempo reale di Ipr Marketing per Repubblica. it, condotto ieri sera con il sistema del "Panel telematico tempo reale" interrogando mille persone disaggregate per sesso, età ed area di residenza. Ne esce un Paese con le idee piuttosto chiare su questa vicenda. Un Paese come sempre più avanti della politica e, in questo caso, anche delle posizioni espresse dalle gerarchie vaticane. I risultati, tra l'altro, non mostrano grandi differenze anche se si guarda alle preferenze politiche degli intervistati. Una trasversalità, dunque, che sembra corrispondere a un'opinione tanto salda quanto diffusa. Alimentazione e idratazione. Le prime due domande riguardano esplicitamente il caso di Eluana. Il 61% è favorevole a interrompere alimentazione e idratazione della ragazza in coma da 17 anni; solo il 26% esprime contrarietà, il 13% non ha un'opinione in merito a testimonianza che anche il dubbio ha un suo spazio in questa drammatica vicenda. Dal punto di vista politico, non c'è praticamente differenza: gli elettori di centrodestra e quelli di centrosinistra sono favorevoli all'interruzione in percentuali pressoché identiche (62% e 63%). Risultati identici per quanto riguarda il concetto di "terapia medica" riferibile o meno all'alimentazione e all'idratazione di una persona nelle condizioni di Eluana. Per il 61%, in questo caso, si tratta di terapie mediche che, quindi, possono essere sospese. Il 27% la pensa diversamente e il 12% non ha opinione. Testamento biologico. Sul testamento biologico, inteso come la possibilità di una persona di indicare in vita i limiti delle cure che s'intende ricevere in casi estremi, la maggioranza è addirittura schiacciante: l'84 per cento è a favore di un provvedimento in materia, appena il 7% è contrario e il 9% non ha opinione. La politica e il conflitto Quirinale-Palazzo Chigi. La maggioranza degli intervistati condivide la scelta del capo dello Stato di non firmare il decreto e ritiene "non opportuna" la decisione di Berlusconi di intervenire con un decreto d'urgenza. Più in generale, il 50% del campione ritiene addirittura che sulla questione non si doveva intervenire per legge e che, semmai (27%) l'intervento spettava al Parlamento. Solo il 15% ritiene legittimo l'intervento d'urgenza dell'esecutivo. L'8% non ha opinione. Più nel merito, il decreto d'urgenza di Berlusconi viene ritenuto "non opportuno" dal 56% del campione e "opportuno" dal 32%, mentre il 12% non ha opinione. A una domanda esplicita sul conflitto istituzionale, il 55% condivide la scelta di Napolitano di non controfirmare il decreto e il 29% non la condivide. Il 16% non sceglie. In entrambe queste domande, la trasversalità notata precedentemente, scende con l'elettorato di centrodestra che si divide praticamente a metà tra Colle e Palazzo Chigi. Quello di centrosinistra, ovviamente, è quasi tutto dalla parte di Napolitano. (7 febbraio 2009)
Eluana, Nas carabinieri "Alla Quiete anomalie amministrative" Il premier: "Rispetto la Costituzione" Berlusconi: "Mai attaccato la carta costituzionale, io la rispetto, ma si può cambiare". I Carabinieri dei Nuclei antisofisticazione hanno rilevato irregolarità a La Quiete dove è ricoverata Eluana. Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi precisa: "E' una struttura non idonea: si tratta di una casa di riposo e non di una struttura sanitaria". All'invito di Beppino Englaro di visitare la figlia, Sacconi risponde: "Una delegazione del governo andrà ad Udine solo se sarà ripristinata l'alimentazione". Carlo Alberto Defanti, neurologo di Eluana: "Condizioni stabili". All'Angelus, il Papa invita i fedeli di pregare soprattutto per coloro "che dipendono dalle cure altrui"
17:03 Ancora manifestazioni davanti a "La Quiete" Un centinaio di persone sta manifestando davanti alla casa di riposo "La Quiete", con preghiere e canti. Sugli striscioni c'è scritto ad esempio: "E' costituzionale far morire di fame e di sete un disabile grave?"; su un altro "i disabili hanno solo il diritto di morire?". 16:49 Verbali Nas, procura Udine delega consulente La Procura della Repubblica di Udine ha delegato a un consulente lo svolgimento di approfondimenti sulla casa di riposo La Quiete, in relazione a quanto contenuto nei verbali consegnati oggi alla stessa Procura dai Carabinieri dei Nas. Lo si è appreso nel pomeriggio in ambienti giudiziari friulani. 16:29 Anm toscana distribuisce testo sentenza Englaro Il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati della Toscana, Fernando Prodomo, distribuirà, domani alle 13,30 all'ingresso del tribunale di Firenze, copie della sentenza Englaro. "La situazione politico istituzionale - spiega il magistrato in una nota - appare a questo punto molto seria e preoccupante". 16:07 Polemiche per trasmissione Telecamere: "Rubrica agghiacciante" "Ho assistito a una trasmissione agghiacciante nella rubrica Telecamere condotta da Anna La Rosa, dove sostanzialmente il padre di Eluana Englaro è stato rappresentato come un bugiardo e quindi un potenziale assassino". Lo dice l'esponente del Pd e capogruppo all'Assemblea regionale siciliana, Antonello Cracolici, che ha inviato una lettera al presidente della Rai e al responsabile della Commissione di vigilanza. 15:34 Fare Futuro si schiera con Fini: "Non è vero che è isolato" "No, Fini non è affatto da solo. La sensibilità di Gianfranco Fini non è affatto isolata nella società e, anche, nella destra diffusa: la destra di chi vota, riflette, sceglie senza stare troppo a pensare agli schieramenti dovuti, a lobby di riferimento, a prezzi da pagare. La destra che non milita". E' quanto si legge su Ffwebmagazine, periodico online di Farefuturo, la fondazione presieduta da Gianfranco Fini, a proposito del caso Englaro. 15:31 Presidente Friuli Venezia Giulia convoca vertice su caso Eluana Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, dopo aver incontrato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, in occasione dell'inaugurazione di oggi del passante di Mestre, ha convocato gli assessori Vladimir Kosich e Federica Seganti, rispettivamente alla Salute e Autonomie locali, a Trieste per un vertice sugli ultimi sviluppi della vicenda di Eluana Englaro. 15:00 Antonio Di Pietro: "Idv sta con Napolitano senza se e senza ma" "L'Italia dei Valori sta in questo caso - senza se e senza ma - con il Presidente della Repubblica. Bene ha fatto Napolitano a stoppare il decreto legge che avrebbe messo il Parlamento di fronte al fatto compiuto e, invece, è bene che una materia delicatissima come "il testamento biologico" (vale a dire il diritto di ognuno di poter staccare la spina quando è arrivato allo stremo delle proprie forze) vada prima discusso e ben valutato dal Parlamento". Lo scrive Antonio Di Pietro sul suo blog. 14:08 Beppino Englaro: "La Chiesa non può impormi i suoi valori" "La Chiesa non ha nulla a che vedere con questa questione. Non mi può imporre i suoi valori". Lo afferma Beppino Englaro, in un'intervista sulla prima pagina del quotidiano spagnolo 'El Pais', in merito alla vicenda di sua figlia Eluana. "Della Chiesa non parlo, sento un grande rispetto verso di lei e spero lo stesso per me da parte della Chiesa. Spero che sappiano quello che dicono e che fanno, ma non polemizzo con loro", aggiunge Englaro. "Il magistero della Chiesa è morale; lo Stato è laico e in esso convivono anche i cattolici. Quello che dice la Chiesa riguarda solo loro, non noi che non professiamo questa confessione", conclude il padre della donna in stato vegetativo da 17 anni 14:06 Bertone a Napolitano: "Non interferiamo con vicende italiane" A quanto si apprende negli ambienti del Quirinale, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella telefonata ricevuta ieri del Cardinale Tarcisio Bertone, il Segretario di Stato vaticano ha ribadito sia la stima personale per il Capo dello Stato sia la volontà di non interferire in vicende italiane, pur ribadendo le note posizioni della Santa Sede sui problemi in questione 14:04 Berlusconi: "C'è divario tra cultura libertà e cultura Stato" 'C'è un divario tra due culture: da una parte la cultura della libertà, dall'altra quella di uno Stato che prevale sui cittadini. E ancora la cultura della verità contro la cultura della mistificazione e probabilmente, andando in fondo, la cultura della vita contro una cultura che non è la cultura della vita". Lo ha detto, ripetendo un concetto già espresso ieri, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, riferendosi al caso di Eluana Englaro 14:03 Presidente La Quiete: "Tutte procedure sono regolari e corrette" Per Ines Domenicali, presidente della casa di risposo 'La Quiete' di Udine, dove è ricoverata Eluana Englaro, "tutta la procedura di ricovero e tutte l'operazione relativa sono state seguite nella più assoluta regolarità e correttezza". Domenicali si è riferita alle ispezioni dei Nas "che hanno accertato - ha detto, interpellata dall'ANSA - la regolarità dei requisiti strutturali e organizzativi della Quiete, struttura autorizzata con decreto della Regione Friuli Venezia Giulia, con l'ultimo rinnovo il 15 dicembre 2008. 13:32 Soro (Pd): "Da Berlusconi spregiudicata offensiva a Costituzione" "Berlusconi ha costruito una spregiudicata offensiva nei confronti della Costituzione e un pesante attacco al Capo dello Stato usando in modo cinico e pretestuoso una vicenda che tocca i sentimenti più profondi di tutti gli italiani. Noi vogliamo sperare che si tratti solo dell'ennesimo diversivo, imprudente e dannoso,per mettere in ombra il fallimento delle sue politiche di governo". Lo afferma il capogruppo Pd alla Camera, Antonello Soro. 13:18 Berlusconi: "Senza legge sarebbe una condanna a morte" Mi auguro, nel buonsenso, che ciò che non è stato fatto in tanti anni, almeno sia ritardato di qualche giorno per consentire al Parlamento di approvare una legge, altrimenti Eluana sarebbe l'unica cittadina sui cui è prevalso lo Stato. Senza una legge sarebbe una condanna a morte". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi. 13:16 Berlusconi: "Ho giurato sulla Costituzione e la rispetto" "Ho giurato sulla Costituzione, la rispetto. E' la prima legge alla base dello Stato. Non ho mai pensato di attaccarla. Ma non è un moloch e può evolvere con i tempi". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. 13:11 Vaticano: "Apprezziamo fretta del governo su disegno di legge" Il Vaticano fa sapere di apprezzare lo sforzo del governo per accelerare l'approvazione del disegno di legge sul testamento biologico. 13:08 Colloquio Bertone-Napolitano su vicenda Eluana Un colloquio telefonico è intercorso ieri tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e il segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone. Si è parlato, fra l'altro - informa la sala stampa della Santa Sede - della vicenda di Eluana Englaro. 13:01 Beppino: "Nel 2004 chiesi aiuto a Berlusconi, non mi rispose" Dopo l'appello di ieri il padre di Eluana torna a far sentire la sua voce e svela un particolare inedito: "Nel 2004 chiesi aiuto a Berlusconi, ma non mi rispose" 12:49 Della vedova: "Non è omicidio" "Trovo che parlare di omicidio sia inumano e assurdo sul piano giuridico". Lo dice Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato del Pdl, in merito alla vicenda di Eluana Englaro 12:44 Rotondi: "Berlusconi si è comportato come con sua madre" "Trovo ingeneroso che l'opposizione motivi le scelte di Berlusconi con la ricerca di uno scontro istituzionale. Berlusconi è lo stesso che l'anno scorso in questi giorni lasciava la crisi di governo per imboccare la mamma morente e tirare un giorno di vita in più. Su Eluana ha risolto il caso di coscienza allo stesso modo e penso che questa scelta vada solo rispettata anche da chi non la condivide". Lo dice il ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi. 12:32 La Russa: "Speriamo mercoledì non sia troppo tardi" "Spero che mercoledì si possa votare e spero che non sia troppo tardi". Lo ha detto il ministro della Difesa. "Fino ad oggi - ha detto - mi sono tenuto appartato su questa vicenda perchè ritengo che faccia parte delle coscienze di tutti noi e non mi piace questa mania di politicizzare tutto". "Alla fine però è stata necessaria una scelta" 12:28 Avvocato Englaro: "No pressuposti blocco procedura" Per Giuseppe Campeis, avvocato che assiste la famiglia Englaro, "nell'iniziativa dei Nas non ci sono i presupposti penali per il blocco della procedura" in atto alla Quiete 12:26 Alla manifestazione del Pd parlerà Scalfaro Alla manifestazione "In difesa della Costituzione e in solidarietà con il capo dello Stato" organizzata dal Pd per martedì, unico a prendere la parola sarà il senatore a vita Oscar Luigi Scalfaro, presidente emerito della Repubblica 12:22 Il Papa: "Malattia fa parte dell'esperienza umana" All'Angelus il Papa ha detto: "La malattia fa parte dell'esperienza umana anche se spesso ad essa non riusciamo ad abituarci perchè siamo stati fatti da Dio per la vita" 12:20 Avvenire non cita Napolitano ma Azzeccagarbugli Giorgio Napolitano non merita nemmeno una citazione per nome e cognome su "L'Avvenire", se non per interposta persona. Il quotidiano della Cei dedica al caso Englaro le prime dieci pagine del numero oggi in edicola, riservando al Capo dello Stato solo una menzione diretta. Quando scrive che il padre di Eluana ha invitato lui e il Presidente del Consiglio a venire a visitare la figlia. Per il resto, nulla. Significativo l'editoriale. "Ci si sente, di fronte a certe spiegazioni, come Renzo Tramaglino quando l'Azzeccagarbugli gli legge una grida spagnola che sembra fatta apposta per lui. E invece non lo è affatto. A saper maneggiare bene le grida, nessumo è mai reo e nessuno innocente", ricorda l'Avvenire riprendendo le parole che il Manzoni 12:10 Il Papa: "Solo la riconciliazione con Dio dà vera guarigione" All'Angelus, il Papa ha detto: "Solo la riconciliazione con Dio dà vera guarigione" 12:08 Il Papa all'Angelus: "Preghiamo per i malati, soprattutto per i più gravi" All'Angelus, il Papa ha invocato i fedeli a "pregare per i malati, soprattutto per i più gravi, per coloro che sono totalmente nelle mani degli altri" 12:00 Zaia, ministro Agricoltura: "Il governo ha intrapreso la strada giusta" Il ministro per le Politiche agricole Luca Zaia ha detto: "Il governo ha intrapreso la strada giusta". 11:56 Cardinale Scola: "Promuovere fino in fondo la vita" Il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, ha detto: "Se esistesse anche un minimo dubbio che fa pensare come in questo caso che la vita è lì, bisogna promuoverla fino in fondo. L'alimentazione e l'idratazione non sono una terapia e nessuno può negare questo dato" 11:53 Manifestazione Pd in difesa della Costituzione Martedì alle 18 a Roma, in piazza Santi Apostoli, il Pd convoca manifestazione nazionale in difesa della Costituzione 11:49 I Nas: "Hanno mutato una casa di riposo in casa di cura" Le "anomalie amministrative" lamentate dai Nas riguardano sia l'ipotesi di cambio di destinazione della stanza dove Eluana è ricoverata e assistita, sia quella di cambio di funzione dell'assistenza: e cioè da ricovero per lungodegenti a ricovero per attuare il protocollo previsto sulla base del decreto della Corte d'Appello di Milano 11:39 Sacconi: "La Quiete irregolare: non è una struttura sanitaria" Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha detto: "Alla Quiete c'è una situazione di irregolarità con una struttura non idonea perchè si tratta di una casa di riposo e non di una struttura sanitaria" 11:24 Sacconi: "A Udine se riprendono alimentazione" Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi annuncia: "Una delegazione del governo andrà ad Udine a trovare Eluana Englaro nel momento in cui fosse ripristinata l'alimentazione e l'idratazione" della ragazza" 11:13 Rotondi, ministro Programma: "Le polemiche saranno eterne" Il ministro per l'Attuazione del Programma di Governo Gianfranco Rotondi ha detto: "E' un caso che interpella talmente la coscienza che le polemiche saranno eterne. Nessuno ha la pretesa di dire l'ultima parola - ha aggiunto Rotondi - perchè entra in gioco la vita" 10:35 Primi risultati indagini su esposti Sono stati consegnati ieri sera tardi alla Procura della Repubblica di Udine i primi risultati delle indagini che il pm Antonio Biancardi ha disposto nei giorni scorsi in base degli esposti relativi alla vicenda di Eluana Englaro. Si tratta dei risultati di una decina di interrogatori di amici e parenti di Eluana 10:17 Nas rilevano "anomalie amministrative" alla Quiete I Carabinieri dei Nas, dopo le ispezioni nella casa di risposo La Quiete di Udine, hanno rilevato alcune "anomalie amministrative" che potrebbero riguardare le modalità di ricovero di Eluana e il passaggio dell'assistenza della donna dall'Azienda Sanitaria Medio Friuli all'associazione 'Per Eluana' costituita per attuare il protocollo 10:14 Defanti, neurologo di Eluana: "Condizioni stabili" "Per ora le condizioni cliniche di Eluana Englaro sono stabili e si prosegue con la sospensione totale della nutrizione artificiale". Lo ha detto il neurologo Carlo Alberto Defanti, che ha in cura la donna sin dall'inizio del suo stato vegetativo
Intervista a El Pais del padre di Eluana. Che rivela: "Anni fa scrissi a Berlusconi e alle altre istituzioni. E solo dopo mi rivolsi ai giudici". Palazzo Chigi smentisce Beppino: "Chiesa non imponga i suoi valori Nel 2004 chiesi aiuto, nessuno rispose" Beppino: "Chiesa non imponga i suoi valori Nel 2004 chiesi aiuto, nessuno rispose" ROMA - "La Chiesa non ha nulla a che vedere con questa questione. Non mi può imporre i suoi valori". Così Beppino Englaro torna a far sentire la propria voce, nei giorni più difficili, quelli dello scontro e di una legge, di fatto ad personam, in arrivo. In un'intervista sulla prima pagina del quotidiano spagnolo El Pais il padre di Eluana dice di "sentire un grande rispetto verso la Chiesa, e spero lo stesso per me da parte della Chiesa. Spero che sappiano quello che dicono e che fanno, ma non polemizzo con loro": ma, aggiunge Englaro, "il magistero della Chiesa è morale, lo Stato è laico e in esso convivono anche i cattolici. Quello che dice la Chiesa riguarda solo loro, non noi che non professiamo questa confessione". Poi, nella stessa intervista, Beppino rivela di aver scritto, nel 2004, una lettera alle istituzioni, in cui chiedeva di trovare "gli atti opportuni per dare uno sbocco alla vicenda di nostra figlia Eluana che da 4.430 giorni è costretta da istituzioni e medici a una non vita". Anche Berlusconi, all'epoca premier, ricevette la lettera, così come l'allora presidente Ciampi. "Ma non ebbi alcuna risposta", dice il padre di Eluana, "e dal momento che la politica non fece nulla e nemmeno il governo, mi rivolsi ai giudici. Chiesi loro aiuto ed essi fecero il loro dovere". Ma Palazzo Chigi smentisce il padre di Eluana: "Alla segreteria del presidente del Consiglio non risulta una richiesta di intervento da parte del signor Englaro nell'anno 2004", si legge in una nota. (8 febbraio 2009) Tutti gli articoli di cronaca
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito http://www.unita.it2009-02-08 Beppino a El Pais: "La Chiesa non può impormi i suoi valori" "Beppino Englaro più che un uomo, è un superuomo. Da 17 anni prova a compiere la missione che gli affidò sua figlia Eluana: vivere libera e con dignità, oppure morire". In neanche due righe, il quotidiano spagnolo El Pais fotografa il nostro disperato Paese. Dedica una lunga intervista al superuomo, Beppino Englaro. E il padre di Eluana dà sfogo alla sua rabbia, quella di chi non è libero di scegliere, quello che ha la giustizia dalla sua parte ma un branco di incoscienti contro. "La Chiesa non ha nulla a che vedere con questa questione – dice Beppino – Non mi può imporre i suoi valori. Della Chiesa non parlo, sento un grande rispetto verso di lei e spero lo stesso per me da parte della Chiesa. Spero che sappiano quello che dicono e che fanno, ma non polemizzo con loro. Il magistero della Chiesa è morale – aggiunge – lo Stato è laico e in esso convivono anche i cattolici. Quello che dice la Chiesa riguarda solo loro, non noi che non professiamo questa confessione". A parlare di noi e del caso Eluana, c’è anche il giornale britannico The Observer. Titolo emblematico: "Il Papa dovrebbe lasciare Eluana morire in pace". Ma pare che in Vaticano, non abbiano orecchie. Sabato il presidente della Repubblica Napolitano ha avuto un colloquio telefonico con il segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone. Nessuna solidarietà al Capo dello Stato, ma "vivo apprezzamento" per la scelta del governo di accelerare "l'approvazione del disegno di legge". Infine, giusto per ribadire che aria tira Oltretevere, domenica durante l’Angelus, il Papa ha voluto dedicare una preghiera "per tutti i malati, specialmente quelli più gravi, che non possono in alcun modo provvedere a se stessi, ma sono totalmente dipendenti dalle cure altrui". Per concludere, il ricordo di alcune guarigioni miracolose compiute da Gesù. 08 febbraio 2009
Udine, i Nas rilevano 'anomalie amministrative' I Carabinieri dei Nas, che ieri hanno fatto ispezioni e controlli nella casa di risposo La Quiete di Udine, dove è ricoverata Eluana Englaro, hanno rilevato alcune "anomalie amministrative". Lo si è appreso stamani da fonti degli stessi Nas che in giornata prepareranno una relazione che sarà inviata alla Regione Friuli Venezia Giulia e all'Azienda Medio Friuli per le decisioni del caso. Le "anomalie amministrative" - da quanto si è saputo - potrebbero riguardare le modalità di ricovero di Eluana e il passaggio della "gestione" dell'assistenza della donna dall'Azienda Sanitaria Medio Friuli all'associazione "Per Eluana" costituita per attuare il protocollo definito in base al decreto della Corte di Appello di Milano. Le decisioni sulle eventuali irregolarità rilevate dai Nas saranno prese dalla Regione o dall'Azienda sanitaria 4 'Medio Friulì che ha competenza sulla casa di riposo "La Quiete". Con i Nas, ieri sono arrivati anche gli ispettori di Saccon. Per due ore si sono informati, hanno chiesto documenti, hanno voluto sapere diversi particolari del ricovero e, alla fine, hanno anche voluto vedere Eluana, come se lei fosse l’ultima delle preoccupazioni, in questa paradossale vicenda. Erano in tre, i medici incaricati dal ministero della Sanità, accompagnati da un ufficiale dei Carabinieri dei Nas. Insieme a loro, anche l’avvocato della famiglia Englaro, Giuseppe Campeis. "Hanno fatto tutte le verifiche del caso – racconta il legale – noi ci sentiamo tranquilli. Agli ispettori – spiega – è difficile accreditare poteri inibitori della sentenza della Corte di Cassazione, ma soltanto poteri amministrativi che non possono limitare una sentenza passata in giudicato". Continua , intanto, la sospensione dell'alimentazione e idratazione di Eluana Englaro, da martedì scorso nella struttura di accoglienza del capoluogo friulano. Nell'interruzione della nutrizione - ha reso noto ieri sera l'avv. Giuseppe Campeis, legale della famiglia Englaro - sono stati rispettati, in maniera rigorosissima, i tempi e le modalità del protocollo definito al momento del ricovero di Eluana alla Quiete per l'attuazione del decreto della Corte di Appello di Milano per la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione. L'attuazione del protocollo è controllata da due consulenti della Procura della Repubblica di Udine che ogni giorno si recano nella casa di riposo. 07 febbraio 2009
Ecco il verbale dei Nas di Federica Fantozzi Dalla nostra inviata a Udine Ecco i contenuti del verbale "di ispezione igienico sanitaria e constatazione" redatto alle 20 di ieri 7 gennaio dai tre ufficiali dei Nas di Udine che in mattinata hanno fatto visita agli uffici della clinica "La Quiete" incontrando la presidente Ines Domenicali quale legale rappresentante. La conclusione è interlocutoria: senza ulteriori verifiche che decidano se i locali messi a disposizione dell’associazione "Per Eluana" configurano una "nuova struttura" e da quali organi dipendono requisiti e autorizzazioni, i Nas non sono in grado di valutare "nell’immediatezza" la situazione. Nel documento, in sostanza, si rinviano agli "organi competenti" (vale a dire la Asl4 o la Regione) ulteriori "approfondimenti" per verificare se le due stanze e bagno concesse in uso dalla clinica all’associazione di volontari "Per Eluana" configurino o meno una "nuova struttura" rispetto alla clinica stessa e dunque possiedano "requisiti" e "autorizzazioni" per dare corso al protocollo che sospende l’alimentazione artificiale a Eluana Englaro. Il verbale infatti premette che l’obiettivo è verificare "la sussistenza dei requisiti strutturali e organizzativi posseduti dalla Quiete per poter dare esecuzione al protocollo" . Emerge che la Quiete ha l’autorizzazione della Regione "per l’accoglimento e l’assistenza di persone autosufficienti e non, nonché abbisognevoli di assistenza medica temporanea (RSA) per cui non è possibile la permanenza in strutture ospedaliere". Si accerta che "la signora Englaro era stata accolta alla Quiete per finalità assistenziali e solo successivamente, su esplicita volontà del tutore (il padre) e previo contratto privato tra le parti (il tutore e l’associazione "Per Eluana") è stata sospesa l’assistenza per cui la struttura è preposta avviando le procedure per porre fine all’esistenza (di Eluana) seguendo un protocollo già approntato in maniera specifica per tale finalità". In sostanza quindi la Quiete consentiva la permanenza di Eluana nella propria struttura "concedendo di fatto solo l’utilizzo di due camere e un bagno all’équipe dell’associazione "Per Eluana" rimettendo ad essa ogni responsabilità di tipo gestionale e medico". La conclusione dei Nas è interlocutoria: La Quiete ha ceduto i tre locali all’associazione "facendoli divenire di fatto, pur se temporaneamente, una NUOVA STRUTTURA deputata all’accoglimento e all’assistenza di malato terminale e la responsabilità medica risulta in capo a un’équipe esterna". Dunque "in assenza di specifiche autorizzazioni e valutazioni a monte da parte degli organi deputati appare impossibile procedere nell’immediatezza alla valutazione circa la sussistenza o meno dei requisiti equiparabili a una casa di riposo o a una struttura per l’accoglimento dei malati terminali". Per accertarlo "occorrono valutazioni di carattere tecnico e medico da parte degli organi competenti". I Nas chiedono "ulteriori approfondimenti interessando gli organi preposti alla verifica dei requisiti necessari, nonché la correttezza delle procedure adottate dalla NUOVA STRUTTURA per malati terminali". 08 febbraio 2009
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito http://www.ilsole24ore.com2009-02-08 Beppino Englaro: "La Chiesa non può impormi i suoi valori" 8 febbraio 2009 Silvio Berlusconi a Mogliano Veneto per l'inaugurazione del passante di Mestre (Ansa) Il caso Englaro sui giornali stranieri Commenta la notizia RADIO24 / Berlusconi: i motivi della nostra scelta RADIO24 / Berlusconi: mai attaccato la Costituzione RADIO24 / L'intervento del Patriarca di Venezia Articoli Correlati - versione beta Eluana, il padre a Berlusconi e Napolitano: "Venite a vederla" Soru replica a Berlusconi: "Dice falsità" Soru querela Berlusconi Berlusconi: "Sui soldati parleremocon il presidente della Repubblica" Alitalia, Berlusconi: "Prima Caie poi la trattativa sulle alleanze" Non si placano le polemiche sul caso di Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo da 17 anni per la quale il padre ha chiesto la sospensione dell'alimentazione forzata . Al terzo giorno di sospensione della nutrizione artificiale che la porterà alla morte, dalla casa di riposo di Udine dove è la donna è ricoverata, si assicura che tutte le procedure "sono state seguite nella più assoluta regolarità e correttezza". Secondo indiscrezioni invece i Nas hanno rilevato "anomalie amministrative". Di risposta, la famiglia Englaro ha fatto sapere che "non ci sono i presupposti penali per il blocco della procedura" che prevede la sospensione dell'idratazione e della nutrizione. A quanto si apprende, la condizioni medico-sanitarie della donna risultano "stazionarie": le vengono somministrati sedativi che hanno calmato gli attacchi di tosse, frequenti nei giorni scorsi. I passi normativi La legge che renderebbe illecito il protocollo per la fine dell'alimentazione e dell'idratazione artificiale della ragazza è ai blocchi di partenza. Il ddl sarà in Parlamento già domani: per la serata il Presidente del Senato Renato Schifani ha convocato l'assemblea e il Presidente della Camera Gianfranco Fini è pronto a calendarizzarla da martedì. Dopo il via libera con procedura accelerata sarà la firma di Giorgio Napolitano a farla entrare in vigore. Schifani oggi in un'intervista chiede al padre di Eluana di attendere la legge. Beppino Englaro: "La Chiesa non può imporre i suoi valori" "Scrissi a Berlusconi nel 2004". Palazzo Chigi: "Non risulta" Oggi, intanto, è stata ancora una giornata di aspre polemiche. Il padre di Eluana, Beppino, ha dichiarato che "la Chiesa non ha nulla a che vedere con questo problema, non mi può imporre i suoi valori. Può esprimere la sua opinione, però ciò che dice non ha nulla a che vedere con me o con Eluana". Sul ruolo svolto dalla Chiesa in questa vicenda e sul plauso che ha riservato a Berlusconi, Englaro ha affermato: "Della Chiesa non parlo. Sento un sacro rispetto per essa e spero che da parte della Chiesa ci sia lo stesso sentimento. Spero che sappiano ciò che dicono e ciò che fanno, quindi non polemizzo con essa". "La Chiesa - ha aggiunto - non ha nulla a che vedere con questo problema, non mi può imporre i suoi valori. Può esprimere la sua opinione, però ciò che dice non ha nulla a che vedere con me o con Eluana".
Ma il padre di Eluana ha chiamato in causa direttamente anche il Presidente del Consiglio: "Nel 2004 scrissi al primo ministro Silvio Berlusconi, per chiedergli aiuto. Non mi rispose. Siccome la politica non fece nulla e il governo nemmeno, mi rivolsi ai giudici". "È stato un colpo ad effetto, a volte la realtà supera la fantasia. È molto curioso che Berlusconi sia entrato in scena proprio ora - ha detto ancora il padre di Eluana - In oltre dieci anni le sentenze della magistratura hanno esaminato tutto fino al minimo dettaglio. Non so cosa sperino di scoprire ora i politici". Nel pomeriggio è arrivata la risposta di Palazzo Chigi. In una nota, la segreteria del Presidente del Consiglio ha fatto sapere che non risulta una richiesta di intervento da parte del signor Englaro nell'anno 2004. Immediata la replica di Beppino Englaro: "Ho inviato quell'appello in diverse copie, tra gli altri, al presidente della Repubblica, a quello del Senato, al presidente del Consiglio e al ministro della Salute: mi risposero solo Ciampi e il presidente del Senato". È la replica di Beppino Englaro alla precisazione di Palazzo Chigi di non aver ricevuto alcuna lettera da parte sua. "Feci diverse raccomandate con ricevuta di ritorno e ho tutta la documentazione - ha raccontato all'Ansa il padre di Eluana - Mi arrivò la risposta di Ciampi che mi esprimeva la sua vicinanza, aggiungendo però che non poteva fare altro che interessare del caso gli organismi competenti". Benedetto XVI: "Una preghiera per i malati che non possono provvedere a se stessi" CONTINUA ..." In mattinata, papa Benedetto XVI ha chiesto ai fedeli raccolti in piazza S.Pietro per l'Angelus domenicale, una preghiera "per tutti i malati, specialmente quelli più gravi, che non possono in alcun modo provvedere a se stessi, ma sono totalmente dipendenti dalle cure altrui": l'ha chiesta, prendendo spunto, come già aveva fatto ieri, dall'imminente Giornata del malato, per far riflettere, pur senza mai pronunciarne il nome, sul caso di Eluana Englaro. Il Vangelo di oggi ricorda una serie di guarigioni miracolose compiute da Gesù, e il Papa ha evidenziato come "l'esperienza della guarigione dei malati ha occupato buona parte della missione pubblica di Cristo e ci invita ancora una volta a riflettere sul senso e sul valore della malattia in ogni situazione in cui l'essere umano possa trovarsi". "Nonostante la malattia faccia parte dell'esperienza umana - ha osservato il pontefice - ad essa non riusciamo ad abituarci, non solo perchè a volte diventa veramente pesante e grave, ma essenzialmente perchè siamo fatti per la vita". "Quando siamo provati dal male e le nostre preghiere sembrano risultare vane - ha detto ancora papa Ratzinger - sorge allora in noi il dubbio ed angosciati ci domandiamo: qual è la volontà di Dio? È proprio a questo interrogativo che troviamo risposta nel Vangelo". "Gesù - ha affermato il Papa - non lascia dubbi: Dio, del quale Lui stesso ci ha rivelato il volto, è il Dio della vita, che ci libera da ogni male. I segni di questa sua potenza d'amore sono le guarigioni che compie: dimostra così che il Regno di Dio è vicino restituendo uomini e donne alla loro piena integrità di spirito e di corpo. Si comprende, pertanto, perchè la sua predicazione e le guarigioni che opera siano sempre unite: formano infatti un unico messaggio di speranza e di salvezza"
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